Cenni Storici

LA CHIESA

Sorge su via G. Bovio ed occupa una superficie di 500 mq. circa. La facciata è alta 17,25 m.  e larga 15,75 m. autore del progetto è l’ing. Eugenio Trinchera. Presenta un basamento di 4 m.  in grossi blocchi di pietra calcarea locale. tale basamento è coronato da una cornice spartipiano che corre lungo tutto il prospetto, contorna il portale, gira attorno ai finestroni e ricorre anche all’interno della chiesa.

IL MOSAICO

Il soggetto del mosaico situato sul portone d’ingresso, rappresenta s.Antonio ripreso da una foto artistica di Norimberga. Autore dell’opera è il sig. Castaman di Murano (Venezia), medesimo autore dei mosaici della cappella espiatoria di Monza dove è sepolto Umberto I. Il mosaico è applicato su una basetta in cemento contenuta in un semicerchio di solido ferro. Di lato all’immagine del santo sono riportati i versetti:

Arca Testamenti

Aereticorum malleus

Miraculis clarus

Divus Antonius

FACCIATA

Su due gattoni sporgono due colonne snelle, alte 5m., che reggono l’arcone sporgente diviso a cunei e su di esso il cornicione di coronamento a timpano. Al centro della facciata spicca un rosone di 1,75 m. decorato da diverse modanature intersecate a 8 triglifi.  Sempre al centro vi è il portale, largo 2,75 m. e alto 6m.  Le ali laterali hanno un finestrone per ciascuno, di forma elegante, con davanzale a scivolo alti 3 m. e larghi 1 m.

INTERNO

L’interno è a tre navate, di tipo basilicale. La centrale è larga 6,20 m. e lunga 21,50 a cui si aggiungono 2,50 m per l’abside e alta 12,25 m. quelle laterali sono lunghe 16,50 m. e larghe 3,50 m. ciascuna. tutte e tre le navate sono ricoperte con volte a vela sferica, 5 per la navata centrale e 4 per quelle laterali. In alto si trovano 14 capitelli scolpiti in ordine corinzio, 6 dei quali alla sommità dei pilastri che dividono la navata centrale da quelle laterali. al termine della navata laterale destra, in apposita nicchia, vi è la statua del Santo di Padova, opera scultorea in marmo bianco di Carrara, pesante 950 Kg. alta 2,05 m. Il pavimento è in mattonelle a mosaico ad alta compressione idraulica che formano un disegno a mo di tappeto.

CONFESSIONILI

Misurano 2,20 m. di larghezza e 3m. di altezza in legno di noce satin. La cabina in cui siede il sacerdote è chiusa da una portella di legno intagliata e le zone per i penitenti sono a destra e sinistra per entrambi i confessionili.

ORGANO

Si trova sul portone d’ingresso poggiante su un ripiano semicircolare in cemento armato aderente al muro di controfacciata, rifinito con 23 colonnine collegate da un passamano. Si accede all’organo per mezzo di una scala a chiocciola in ferro alta 4,50 m. larga 1,10 m., quasi nascosta tra il pilastro di destra e il muro del vestibolo. Lo strumento è rinchiuso in una cassa di 5 m. di larghezza e 3,70 m. di altezza, in stile ceciliano, a due tastiere e 58 tasti e 27 pedali. I registri sono: Principale, Unda Maris, Ottava, Ripieno 5file, Bordone, Flauto.

Il vestibolo interno è in muratura a pianta quadrata.

TELE

La prima, nella navata di destra è dedicata alle anime del purgatorio. La seconda è dedicata alla Vergine del Rosario di Pompei. la terza forma la grande lunetta frontale della navata maggiore e rappresenta il Santo, rapito in estasi, che adora il Bambino.

IL BATTISTERO

Si trova all’inizio della navata di sinistra, su disegno del Cav. Ferdinando Palla, ha una ampia vasca ottagonale sorretta da quattro colonnine simili a quelle della balaustra dell’Organo.

VETRATE

 Delle varie vetrate istoriate, è rimasta solo quella del rosone centrale che raffigura un angelo recante in mano un giglio, simbolo del Santo. Le finestre laterali erano in vetro opaco con raffigurazione di gigli in varie composizioni, simbolo ripetuto anche nei vetri smerigliati delle porte di sacrestia e ufficio parrocchiale.

CANDELABRI

Al centro della navata centrale, troneggia il grande candelabro in vetro, alto 2,10 m. inizialmente sfumato in colore acquamarina e fiori di cristallo colorati, con 24 luci in porcellana bianca. Le navate laterali sono illuminate da 4 candelabri di vetro a 6 luci ciascuno.

CAMPANILE

Doveva sorgere, nell’originario progetto, al prospetto della facciata. Fu realizzato infine nell’ultima zona a ridosso della collina. Misura 24,50 m. a base quadrata fino all’altezza dei davanzali per continuare a base ottagonale. All’interno si accede alla cella campanaria mediante una artistica scala a chiocciola di 65 gradini incuneati, da un lato, nel muro perimetrale, dall’altro lasciano un largo spazio per il passaggio delle funi delle campane. A 16 gradini si incontrano due vani, uno adibito a cucina e uno per la stanza del parroco. Il prisma del campanile è coronato da una cuspide terminante con una croce di 1,70 m. Le campane, originariamente, erano tre, in note di Sol, Si, Re. Successivamente è stata aggiunta una quarta.